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Giornata mondiale delle zone umide 2017: il WWF ci ricorda l’importanza di fiumi e laghi

Ricorre il 2 febbraio, come ogni anno, la Giornata Mondiale delle zone umide e il WWf ci ricorda quanto sono importanti per il nostro Paese tutte le zone ricche di fiumi, laghi e lagune in buona salute, perchè difendono il territorio dal dissesto idrogeologico, dagli inquinanti e mitigano l’effetto negativo dei cambiamenti climatici. In occasione dell’evento mondiale il WWF ne approfitta anche per chiedere di istituire il Parco Nazionale del Delta del Po, una zona unica per biodiversità su scala europea, che secondo i dati riportati dall’associazione ambientalista conta oltre 300 specie di uccelli, 40 specie di mammiferi e 25 specie tra anfibi e rettili.

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La Giornata delle zone umide 2017 è dedicata in particolare al ruolo fondamentale che le zone umide rivestono nella riduzione del rischio da calamità, nella mitigazione degli impatti di eventi estremi, come inondazioni, siccità e cicloni. Ad oggi le zone umide d’importanza internazionale riconosciute in Italia ed inserite nell’elenco della Convenzione di Ramsar sono 52, distribuite su 15 regioni italiane per un totale di 58.356 ettari e il WWf, grazie al Sistema delle Oasi, le gestisce direttamente o in collaborazione con altri enti. Si tratta di un vero e proprio capitale naturale ma sono comunque ecosistemi a rischio.

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Secondo il dossier pubblicato oggi infatti in molti Paesi europei nel XX secolo si è registrata un aperdita di più del 50% di superficie originaria delle zone umide, a causa dello sviluppo urbano, dell’agricoltura intensiva e nell’inquinamento. Senza trascurare i danni che hanno provocato i cambiamenti climatici, i cambiamenti del regime idrogeologico e l’introduzione delle specie invasive.

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Per celebrare il “World Wetland Day” sabato 4 e domenica 5 febbraio le Oasi WWF che proteggono stagni e paludi saranno aperte gratuitamente al pubblico.

Photo Credit| Thinkstock


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